All’alba, tra i vetri.

scritto da Oldman61
Scritto Ieri • Pubblicato 23 ore fa • Revisionato 23 ore fa
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Il viaggio di un turnista, che osserva il mondo nel suo primo respiro, quando il silenzio non è ancora dissolto dal moto dell’uomo.
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Testo: All’alba, tra i vetri.
di Oldman61

si desta il giorno nell’uggia notturna,
baciato tenue dal cerchio della luna,
ancora intriso d’umori crepuscolari,
dischiude pigro i suoi aulenti scorci.

le quattro rintocca or ora l’oriolo,
che di bagliore in cielo non v’è ombra,
cullati sono i nembi dalla brezza
ch’odora d'aglio presagendo scroscio.

son pochi ancora i lumi alle finestre,
pupille vive a mirare il mondo,
sbadiglia piano qualche portone
a malavoglia, con breve lamento.

l’asfalto specchia un arcobaleno,
croma vivace di fari e lampioni,
profili sparsi in lame d’acqua,
frante dal passo che s’appresta.

la vita muta mirata da quel vetro
che attraversa rapido i viali cittadini,
ancor sonnecchia l'operar dell’uomo,
e tutto aleggia, pare in leggerezza.

si giunge infine al luogo di lavoro,
mura grigie dagli apici ondulati,
un mozzicone fumo d’aria fredda,
desiste il silenzio per il fragore.
All’alba, tra i vetri. testo di Oldman61
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